Benvenuti al "Circus" l'intervista a Giovanni Torre

11.01.2021
"Circus" Staff
"Circus" Staff
Se siete a Catania la tappa al "Circus" cocktail bar è d'obbligo, per convincervi di più abbiamo dato la parola ad uno dei proprietari di questo magnifico cocktail bar Catanese, Giovanni Torre classe 94', quest'anno selezionato tra i concorrenti della prestigiosa competizione World Class Italia. Un ragazzo giovane ma di grande talento che ha mostrato da subito le sue doti sia da imprenditore che da bartender arrivando per due anni di fila ai barawards con il suo stupendo bar. 

  

Come nasce il "Circus"?

Il circus nasce dall'esigenza di dare voce a quello che era il nostro modo di pensare il bar: un modo elegante ma conviviale, dove il dettaglio è fondamentale ma se la gioca alla pari con la semplicità. Non volevamo un locale strettamente legato al bere, avevamo voglia che la gente venisse a divertirsi anche prendendo un semplice gin tonic.

Tutti questi aggettivi (divertente, elegante, dettagliato) confluiscono nel Circo.
Giovanni e Fabio Torre sono i due proprietari (cugini), Pierangelo Raneri è il Bar Manager, dalla sua esperienza nascono la maggior parte delle idee per le nostre drink list, Giorgia Panebianco si occupa della parte food, giovanissima chef che ha lasciato il mondo della cucina perché ha capito che il mondo del bar è più divertente, infine Graziano Torre, neo acquisto che si occupa della sala.

 

 Com'è strutturato il vostro menù? Cosa volete trasmettere al vostro ospite?

Il menù è diviso in sezioni: volevamo qualcosa di parecchio internazionale per far sentire tutti a proprio agio, dai nostri concittadini ai turisti, per cui tramite 6 diverse sezioni abbiamo cercato di abbracciare più distillati e più periodi storici. Dalla golden age al boom dell'agave fino al classico momento dell'aperitivo. Ultimo dettaglio ma forse il più importante è un piccolo grafico che abbiamo inserito accanto ad ogni drink; il grafico indica al il bilanciamento del drink (speziato, aspro, dolce, amaro, strano) in modo tale che, qualora ne avesse voglia, il cliente possa decidere cosa bere guardando solo il grafico.
Altro dettaglio che cerchiamo di non trascurare mai è la velocità di servizio; dietro il banco siamo in due, su due station di lavoro che abbiamo disegnato e fatto fare su misura per noi. Il menù da 18 drink è diviso tra le due station: Pierangelo si occupa dei primi 9 drink, io degli altri. Il primo che finisci inizia a preparare i bicchieri e le garnish all'altro. Giorgia intanto lavora su una cucina a vista e senza fumi; si tratta di piatti a freddo o in cottura sous vide.


A cura di: Carmelo Licata  


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